Il diritto privato dello sport tra «lex mercatoria» e «ius singulare»

Riferimento: 9788849558876

Editore: Edizioni Scientifiche Italiane
Autore: Fimmanò Filomeno Rocco
Pagine: 352 p., Libro in brossura
EAN: 9788849558876
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Descrizione

Il diritto privato dello sport è tradizionalmente assimilabile al diritto transnazionale del commercio internazionale, definito in letteratura «lex sportiva» con un chiaro ed evocativo riferimento alla «lex mercatoria», per rivendicare una specie di sovranità funzionale su tutti gli sportivi che compongono una sorta di popolo transnazionale. Tuttavia, nel tempo, questa impostazione ha mostrato i limiti dello «ius singulare», con il quale il regolatore di turno persegue «obiettivi redistribuivi fondati su convenienze e utilità autonomamente selezionate». Ciò ha fatto emergere un contesto diretto a negare un'autonomia in senso proprio all'ordinamento sportivo, che è sempre più attratto nella sfera di influenza disciplinare del diritto statale e comunitario, con la coeva tendenza a riportare il tutto in una dimensione pubblicistica. L'analisi è diretta a verificare come possa essere garantito il funzionamento di una governance privatistica secondo i principi di legalità e certezza del diritto, giustiziabilità, imparzialità, trasparenza, legittimo affidamento, ragionevolezza e proporzionalità. Il diritto e la giustizia singolari, apparentemente funzionali all'indipendenza ed all'autonomia del settore, ne rappresentano in realtà il principale avversario, producendo deflagrazioni continue. Salvaguardare l'autonomia dello sport non significa affermarne una sua indipendenza, sovranità o separatezza, ma riconoscergli un ambito di potere normativo, amministrativo, organizzativo e giustiziale. Se si vuole preservare una «specialità» (e non una singolarità) della regolazione sportiva, occorre ridefinirne la dimensione, a partire dai suoi peculiari valori fondanti quali i principi di lealtà, probità e correttezza.