Vedute della città di Modena e delle villeggiature estensi. Ventiquattro incisioni di Guglielmo Silvestri

Riferimento: 9788898813070

Editore:
Autore: Giordano Bertuzzi, Guglielmo Silvestri
Collana: Studi e ricerche
Pagine: 66 p., Libro in brossura
EAN: 9788898813070
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Descrizione

Guglielmo Silvestri, che amava firmarsi «Silvester», realizzò una suite di 24 acqueforti che immortalava i luoghi e i monumenti più rilevanti della capitale del ducato degli Estensi e del contado. La raccolta, già pubblicata dal Bulino nel 1978 con introduzione e schede esplicative di Giordano Bertuzzi, è riproposta in due formati: tascabile e de luxe, con le schede delle 24 tavole aggiornate, laddove necessario, a cura di Daniele Bini. La serie si apre con una pianta di Modena al 1790, terminato il rinnovamento edilizio dovuto a Francesco III ed Ercole III, e una skyline della capitale vista da sud, dalla parte di porta San Francesco. Poi illustra piazza Sant'Agostino, l'accesso di porta Bologna, quello di porta del Castello con la Darsena (l'attuale corso Vittorio Emanuele II) e quello di San Francesco (oggi Canalchiaro); la facciata del Palazzo Ducale, la sua corte maggiore e le scuderie con il giardino botanico e la palazzina di Vigarani; quindi il Duomo con la piazza e sullo sfondo la Ghirlandina, cui è dedicata anche una tavola ad hoc. Seguono altre strade ed emergenze del centro storico: strada del Seminario (oggi corso Duomo), il Collegio dei Nobili sulla «strada maestra» (la via Emilia), San Domenico con le Belle Arti, corso Canalgrande e di nuovo uno scorcio dei Giardini Ducali con una suggestiva prospettiva che li collega a piazza d'Armi con la perduta Rotonda, ritratta nella tavola successiva. Le ultime sette incisioni sono dedicate alle corti di villeggiatura degli Estensi: il Palazzo Ducale di Sassuolo con il suo parco, la villa delle Pentetorri che sarà distrutta durante la Seconda guerra mondiale, la perduta delizia «di Bell'Aria in Mugnano» (di cui questa è una delle due sole testimonianze iconografiche esistenti), il grandioso palazzo di Rivalta, piccola Versailles, con la vicina palazzina eretta su un'isola artificiale al centro di una vasca ottenuta deviando il corso del Crostolo. Di queste antiche glorie restano vestigia un po' decadenti a due passi da Reggio Emilia.