Elettricità guerra e Sardegna

Riferimento: 9791222725406

Editore: Youcanprint
Autore: Grazzini Andrea Giacomo
Collana: ARCHITETTURA / Conservazione Storica / Generale
Pagine: 296 p., Libro
EAN: 9791222725406
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Descrizione

Il libro racconta la storia delle dighe e delle centrali termoelettriche in Sardegna dalla loro nascita alla fine della Seconda guerra mondiale. L'avventura comincia con le legislazioni speciali che, a fine Ottocento ed inizio Novecento, hanno invogliato gli investitori a spendere i loro capitali e quelli statali in una regione che era molto arretrata e la cui economia era quasi totalmente agro pastorale, con l'eccezione de distretti minerari e di poche altre attività come i sugherifici e le tonnare. Proprio le miniere sono state le prime a portare l'energia elettrica in Sardegna per incrementare la produzione nei loro impianti, seguite lentamente dal resto della regione. La vera elettrificazione dell'isola cominciò con l'arrivo della società Elettrica Sarda che ha dominato, praticamente da monopolista il mercato fino alla nascita dell'E.N.E.L. nel 1962. Alla S.E.S. e alle sue consociate si devono la costruzione delle dighe sul Tirso, sul Coghinas e sul Flumendosa, le centrali termoelettriche di Santa Gilla e Santa Caterina e le relative reti di distribuzione. Il libro è una storia di tecnologie all'avanguardia, di idee ardite, di capitalismo e politica, ma anche di sofferenza, morte e guerra. È la storia della vendetta di Zuri contro la diga che ne ha causato la sommersione e che tra poco potrebbe subire la stessa sorte, a cento anni dalla sua inaugurazione. È la storia dei fumi del Carbone Sulcis che usciva dai camini delle centrali termoelettriche. È la storia dei soldati e delle opere costruite per difendere il sistema di produzione dell'energia durante la Seconda guerra mondiale. È una lunga avventura che si avvarrà dei documenti trovati in vari archivi, italiani ed esteri, dei racconti di chi c'era e delle le immagini d'epoca e recenti, che spesso parlano più delle parole.