Giacomo Leopardi

Riferimento: 9788890534928

Editore: Archivio Cattaneo
Autore: Cattaneo Cesare
Collana: I saggi
Pagine: 88 p., Libro in brossura
EAN: 9788890534928
10,00 €
Quantità
Non disponibile

Descrizione

Figura di spicco della seconda generazione del razionalismo comasco, amico e collaboratore di Giuseppe Terragni e di Pietro Lingeri, Cesare Cattaneo si distingue per la singolare sperimentazione plastica e l'approfondita ricerca teorica che applica con grande coerenza costruttiva e funzionale. Laureatosi in architettura presso il Politecnico di Milano nel 1935, con esperienze già svolte nel settore, Cattaneo intraprende la libera professione e mantiene un continuo contatto con i principali esponenti del Movimento Razionalista Lombardo, nonché con il gruppo degli astrattisti comaschi, con particolare attenzione per le avanguardie artistiche, come testimonia la stretta amicizia con i pittori Manlio Rho e Mario Radice. La sua intensa attività professionale, svoltasi nell'arco di soli otto anni e in un difficile periodo politico - economico, porta alla realizzazione di sorprendenti episodi espressivi quali l'asilo Giuseppe Garbagnati ad Asnago (1935-1937), con Luigi Origoni, la Fontana di Camerlata (1935-1936), con Mario Radice, la casa a Cernobbio (1938-1939) definita il capolavoro dell'astrattismo polidimensionale, e quella sede dell'Unione Lavoratori dell'Industria a Como (con Pietro Lingeri e Luigi Origoni, 1938-1942), che Kenneth Frampton ha definito la più brillante soluzione dei temi compositivi e tipologici affrontati dai razionalisti di Como, tanto che si può addirittura sostenere che essa rappresenti una delle maggiori fonti di ispirazione della cosiddetta architettura autonoma prodotta dalla tendenza italiana. Numerosi gli elaborati e i progetti in corso di stesura quando la morte lo coglie prematuramente all'età di trentuno anni, il 24 agosto 1943. La sua poetica, limpidamente espressa nel testo Giovanni e Giuseppe. DIaloghi di architettura (Milano 1941), assume un particolare valore teorico con l'innovativo concetto di polidimensionalità che lo contraddistingue nel panorama dell'architettura razionalista dell'epoca. Nel 1928, non ancora sedicenne, scrive il saggio Giacomo Leopardi, pubblicato ora postumo in questa collana.