Pugni

Riferimento: 9788838937200

Editore: Sellerio Editore Palermo
Autore: Grossi Pietro
Collana: La memoria
Pagine: 189 p., Libro in brossura
EAN: 9788838937200
13,00 €
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Descrizione

Nel 2006, appena uscito, questo libro suscitò subito una magnetica attrazione nei lettori e nella critica che parlò di una rivelazione. Fu un vero caso letterario. Sarà stato quell'inizio folgorante: «A me la faccenda della boxe piaceva parecchio. Non so cos'era. Forse anche la formidabile sensazione che c'era un luogo dove avevo qualche numero, o dove comunque potevo battermi ad armi pari». O il titolo che con vaghezza ricorda Hemingway e i raccontatori americani, al cui forte modo di sentire realistico e poetico questi tre racconti nettamente si ispirano. O la giovinezza dello scrittore che aveva allora ben meno di trent'anni. O questo parlare di giovani che la copertina fa balenare, in lotta, avversari e complici, per una specie di unità dell'esperienza perduta in frammenti. Un'attrazione poi sostenuta, aprendo il volume, dall'intensità eccezionale del primo racconto, Boxe. Narra del Ballerino e della Capra: è come se tutto il loro tempo, quello breve trascorso ma anche il futuro, fosse stato disegnato per il loro incontro sul ring. Il Ballerino è per bene e «sfigato» secondo l'autodefinizione; con la sua leggerezza da libellula sul quadrato, è diventato una leggenda, La Capra, è povero, è sordo ed è un campione che scala la vittoria come le capre i burroni. E questo un ritratto che si incide nel profondo, di ragazzi alle prese con l'iniziazione alla vita e con l'illusione accecante del segreto dell'esistenza. Cavalli, il secondo racconto, ha come un andamento di ballata in spazi aperti: due fratelli, ricevono dal padre due cavalli e il via al loro destino. Uno dei due va in città in cerca di avventura, l'altro resta. Una ferita aperta da lavare li ritrova fianco a fianco e svela chi è già uomo e chi deve ancora diventarlo. La scimmia, il terzo, narra la voglia di sparire come soluzione possibile: l'amico conosciuto come più ricco, più fortunato, improvvisamente decide di essere una scimmia. Il velo del delirio si attacca all'amico sano quasi a rappresentare un'altra visione della vita, come il nostro doppio che ci sta sempre accanto.