Il pensiero dell'Egitto antico

Riferimento: 9788833919973

Editore: Bollati Boringhieri
Autore: Jean Fallot
Collana: Nuova cultura. Introduzioni
Pagine: 165 p., Libro in brossura
EAN: 9788833919973
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Descrizione

Una cesura separa la prima antichità, egizia, dalla seconda antichità, greco-latina. Constatarlo è condizione essenziale per accostarsi a una visione del mondo che si sottrae alla categoria dell'anticipazione imperfetta. Riguardo all'Egitto antico, infatti, non ha senso parlare di pre-filosofia, perché il pensiero che lo innerva non astrae dai domini specifici dell'esistenza e dalle sue forme di rappresentazione, ossia non procede per concetti né si struttura in metodo di conoscenza, in conoscenza delle conoscenze. Il punto di forza di questo saggio è riuscire a cogliere la pienezza di un universo mentale legato al sentire, più che al concepire quindi irriducibile a un abbozzo di miracolo greco e impenetrabile da parte della logica della non-contraddizione che ancora ci pervade -, senza occultare l'aporia di fondo: è possibile trattare dell'Egitto solo riferendosi alla Grecia e a noi stessi, anche se farlo significa necessariamente falsare il punto di vista. Il mistero, l'enigma (pensiamo alla Sfinge), siamo noi a creali; al tempo stesso, se non lo facessimo forse non comprenderemmo nulla dell'Egitto. Così vediamo come in uno specchio, in maniera confusa, ma riusciamo comunque a vedere qualcosa. E quello che intravediamo, dalla nostra estrema lontananza, è una sorta di sensismo sociale che poggia sull'animalità dell'uomo e si estende all'intero vivente, là dove vita e morte non si separano mai.