La centralità mancata. La questione ferroviaria in Umbria (1845-1927)

Riferimento: 9788831248631

Editore: Il Formichiere
Collana: Ritorni. Anastatiche e facsimili
Pagine: 310 p., Libro in brossura
EAN: 9788831248631
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Descrizione

A oltre 150 anni dall'inaugurazione delle prime strade ferrate l'isolamento ferroviario dell'Umbria è ancora un ostacolo alla mobilità delle persone e il cruccio di politici e amministratori. Cambiano giunte e maggioranze ma il lamento rivolto ai governi centrali rimane lo stesso: rimediare a un'ingiusta penalizzazione. Ma accanto a una rivendicazione sistemica, affidata al governo regionale, continuano a operare richieste frutto di interessi territoriali divergenti, segno di come la questione infrastrutturale sia parte integrante del tema più vasto e decisivo dell'identità regionale dell'Umbria e del suo modello di sviluppo. Colpisce, poi, che le questioni sul tappeto siano rimaste pressoché le stesse. Un tempo il collegamento tra le ferrovie aretina e senese, oggi l'Alta velocità; e ancora il potenziamento della Terontola-Foligno, il raddoppio della Orte-Falconara e le possibili varianti, le potenzialità della Ferrovia Centrale Umbra ecc. Questo volume, ripubblicato con una nuova introduzione che fa il punto su quanto avvenuto negli ultimi venti anni, ricostruisce l'origine della questione ferroviaria umbra aiutandoci a comprendere perché poco o nulla è cambiato.